sabato 25 febbraio 2012

Trip Report: 15 Gennaio Animal Kingdom (prima parte)

Link al primo giorno: Epcot World Showcase

Qualche giorno fa Orlando Theme Park News ha pubblicato un divertente articolo in cui ha comparato le dimensioni di tutti i parchi Disney del mondo.
Il più piccolo è Disney California Adventure, mentre il più grande, sorprendentemente non è Epcot, ma...
...Disney Animal Kingdom, con ben 500 acri, la nostra destinazione di oggi.

Eppure come attrazioni, questo parco è invece quello che ne ha di meno e girando per i parchi è Epcot a sembrare molto più grande (invece è "solo 300 acri, quasi la metà). In effetti, a parte la superficie calpestabile e le attrazioni, Animal Kingdom si estende su un'area enorme per poter ospitare al suo interno la ricostruzione del'habitat di numerose specie animali.
Una breve parentesi: gli zoo mi lasciano sempre un po' perplesso. Da un lato costringere gli animali in cattività o a esibirsi per il divertimento del pubblico non mi piace. Dall'altra spesso gli zoo più moderni spesso hanno anche programmi di salvataggio o riproduzione delle specie in pericolo. Inoltre la possibilità di avvicinarli può educare il pubblico all'amore per gli animali. Ad Animal Kingdom la Disney insiste molto sull'aspetto educativo: nei pressi di molti degli habitat ci sono Cast Member che parlano degli animali ai bambini (e agli adulti). Inoltre non si troveranno animali che fanno i "pagliacci", ma la ricostruzione degli ambienti naturali dove sono liberi di vagare a piacimento. Pur sempre gabbie, ma almeno non in condizioni crudeli.
Iniziamo quindi la nostra avventura.

Appena varcato l'ingresso, ci si trova davanti all'enorme albero della vita, il simbolo del parco, che torreggia al centro di Discovery Island, l'hub del parco; per raggiungerlo si attraversa l'Oasis, dove si possono osservare molti animali nei vari laghetti e ruscelli.

L'albero della vita è ovviamente una scenografia, sul suo tronco sono intagliati centinaia di silhouette di animali, ma è circondato da una vegetazione lussureggiante. Animal Kingdom è sicuramente il parco più verde ed ombreggiato. In una giornata fresca come oggi la differenza non si sente troppo, ma nella torrida estate della Florida Animal Kingdom è sicuramente molto più piacevole e confortevole da visitare.
Il parco è diviso in zone, ciascuna dedicata ad un'area del mondo, con i suoi animali, le attrazioni tematizzate e la vegetazione.
Partiamo la nostra visita dalla zona "meno ispirata": Dinoland U.S.A.


L'ambientazione è un Luna Park itinerante, dedicato ai dinosauri. Qui si trova uno spinning coaster: Primeval Whirl.



Qualche tempo fa c'è stato un incidente ed un Cast Member è morto mentre erano in corso alcune operazioni di manutenzione. Sembrava che dovesse chiudere per sempre, invece ha riaperto, per fortuna. Nonostante l'ambientazione sia stridente col resto del parco, il coaster è divertente, non particolarmente intenso, anche se vi metterà a dura prova se soffrite di mal di macchina.

In quest'area si trova anche TriceraTop Spin, una sorta di Dumbo preistorico, ma soprattutto DINOSAUR.



La queue line è ambientata all'interno di un centro di ricerca dedicato all'estinzione dei dinosauri, dove vengono illustrate alcune delle teorie più accreditate.


Ma perché limitarsi alla teoria? In questo centro di ricerca hanno inventato una vettura in grado di tornare indietro nel tempo di 65 milioni di anni, appena prima dell'impatto del meteorite che ha causato l'estinzione dei dinosauri e veniamo incaricati di prelevarne uno!
Quest'attrazione è una dark ride molto particolare: le vetture sono in grado di muoversi lungo tutti gli assi, a simulare il movimento di una vera jeep che percorre un terreno accidentato. Si visitano ambienti preistorici con splendidi animatronics di dinosauri. Anche l'olfatto è stimolato (anche se non in modo troppo piacevole :) )! Una splendida dark ride, una delle attrazioni migliori del parco.

A Dinoland U.S.A. si trovano anche due playground per i più piccoli e il teatro dove si svolge il musical di Finding Nemo, ma non è ancora l'ora dello spettacolo e andiamo quindi verso uno dei due gioielli di Animal Kingdnom, il coaster preferito di chi scrive: Expedition Everest.



Un piccolo consiglio pratico: Expedition Everest è una delle due attrazioni di punta di questo parco ed è opportuno procurarsi un fast pass per evitare una fila altrimenti spesso lunga. Una buona strategia è quella di usare un "runner", cioè un corridore che vada a prendere i fast pass per tutto il gruppo appena entrati nel parco (se possibile esattamente all'apertura dei cancelli) mentre il resto del gruppo si dirige verso Dinoland U.S.A. Mentre si visitano le attrazioni di questa zona arriverà il momento di usare il Fast Pass per Expedition Everest. Un altro modo per risparmiare tempo è usare la fila single rider.

Quest'attrazione non è speciale solo per il tracciato, ma anche perché l'ambientazione è eccezionale, a partire dalla zona nei pressi dell'entrata, che riproduce il campo base dell'Himalaya da cui partono le spedizioni per scalare la montagna.




Una volta entrati poi, si può esplorare la splendida queue line, perfettamente ambientata.




Ed infine il capolavoro: il coaster.


Il percorso è ricco di sorprese, non ci si annoia un secondo: ci sono tratti velocissimi e tratti lenti per permettere di ammirare la tematizzazione e gli animatronics; percorsi meno intensi e un tratto estremamente adrenalinico; in avanti e all'indietro. E soprattutto una vista mozzafiato mentre si sale lungo la prima lift: sembra di essere sospesi in mezzo al nulla appesi ad una corda da scalata.
Un'esperienza entusiasmante.



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